Note dal campo: dare la giusta attenzione a tutti gli allievi

Pensavo proprio ieri che una delle cose più difficili del mio lavoro in campo con i bambini e i ragazzi è riuscire a dare la giusta attenzione a tutti i miei allievi. E non parlo dal punto di vista tecnico, ma anche e soprattutto dal punto di vista emotivo e in generale mentale.



C’è l’allievo che non si sente nemmeno, e c’è quello all’estremo opposto che tende a prendersi il centro dell’attenzione. Ma la vera domanda di fondo è: bisogna riuscire a dare la stessa attenzione a tutti in termini quantificabili, che siano questi il numero di feedback dati oppure semplicemente il tempo passato con ognuno di essi, oppure va privilegiato l’andamento complessivo della lezione? 

C’è da considerare che gli allievi più indisciplinati di solito tendono a portare via la maggior parte del tempo, e questi ragazzi nascondono per l'insegnante anche un certo aspetto legato alla "sfida" da affrontare che porta spesso ad occuparsi di loro più di altri, ma nonostante questo personalmente ci tengo a far capire a tutti i miei allievi che sto seguendo anche loro. Ed è qui che non di rado si crea una specie di “conflitto di interessi”. La questione è: mantenere coerente il mio comportamento per tutta la durata della lezione oppure dare la stessa attenzione in termini di tempo a tutti gli allievi? Se si cerca di mantenere la lezione su certi binari di efficacia si rischia infatti di intervenire sempre sugli stessi ragazzi, ma se non lo si fa a volte la lezione prende una strada poco efficace per tutti.

Tenere il giusto equilibrio non è facile. Qualche giorno fa mi sono trovato in questa classica situazione. S. non svolgeva il compito, ed ero già intervenuto per spronarlo e capire quale fosse il problema. Mi sono accorto che anche gli altri si stavano distraendo e stavano interessandosi più a S. che ai nostri obiettivi. Una volta capito che la situazione non poteva essere risolta in breve tempo ho deciso di lasciare S. e fare un giro di feedback con gli altri allievi. Questa volta mi è andata bene, sono riuscito a scorgere nel comportamento generale dei ragazzi una certa soddisfazione per il mio interesse. E ho potuto riprendere il discorso con S. a fine lezione senza penalizzare gli altri. Ogni caso è probabilmente unico, come lo sono i ragazzi e i gruppi, ma l’esperienza, positiva e negativa, può aiutare.