Mental Coaching Calcio: Costruite l’impegno comune

Abbiamo visto come sia importante avere una visione, e quanto lo sia altrettanto saperla comunicare. Ecco, se siete riusciti a farlo siete a buon punto, ma c’è ancora da lavorare...adesso infatti è il momento di costruire l’impegno comune.



Per impegno comune si intende fare in modo che tutti coloro che sono coinvolti nel progetto ci “mettano del suo” perché questo riesca. Abbiamo parlato a suo tempo della visione dell’allenatore, giusto? Questa visione, dalla quale poi discendono tutte le scelte strategiche e operative riguardanti la vostra squadra, deve però essere necessariamente condivisa da tutte le parti in causa. Condividere non significa comunicare, né tantomeno trasmettere. Condividere comprende necessariamente il coinvolgimento di tutti gli interessati nella formazione della visione. Se gli date un quadro già finito, questi diranno “Bel lavoro hanno fatto, senza coloro che poi dovranno materialmente eseguire i compiti”, e non sarà un complimento.

Come coinvolgerli? Fate delle riunioni con i vari gruppi coinvolti (staff, giocatori, allenatori, dirigenti), spiegate cosa “vedete” per la vostra squadra, quali sono le vostre parole chiave, quali sono gli obiettivi da raggiungere, e poi ascoltate tutte le osservazioni, le idee che vengono fuori. Alcune, se lette nel verso giusto, saranno costruttive, e spesso davvero utili, altre non saranno in piena sintonia con ciò che pensate, qualcuna vi sembrerà del tutto fuori contesto. Rispondete a tutti, possibilmente di persona (anche solo per dire che ne terrete conto, se davvero lo farete) e soprattutto a quelle osservazioni che vi sembreranno deragliare dalla vostra “retta” via. Cercate con questi di capire cosa davvero vogliono per se stessi e la squadra, e cercate una soluzione (non un compromesso, che è altra cosa) che faccia contenti sia voi che il vostro interlocutore.

Mi direte: ma così ne verrà fuori una cosa che non sarà più ciò che avevo pensato! Infatti, ma questo non sarà un male, se alla fine avremo ottenuto un impegno condiviso da parte di tutti. Ecco un esempio pratico che può aiutarvi. Prendete in considerazione le due fasi di riuscita di un’attività, la qualità della decisione (o del piano) e la qualità della sua esecuzione (l’impegno nel metterlo in pratica). Proviamo a valutare entrambi con una scala che va da uno a dieci. Ora, mettiamo il caso che avete preso una decisione di altissima qualità, diciamo una decisione da nove. Questa decisione viene riversata così com’è (senza condivisione, cioè) sullo staff e i giocatori, che a questo punto non saranno certo contenti, e si impegneranno poco per far diventare reale la vostra visione, diciamo a livello tre. Ora moltiplichiamo la qualità della vostra decisione con la qualità dell’impegno messo da chi deve eseguirla, e avremo un’idea dei risultati ottenuti.

  Allora: 9X3 = 27

Se invece provate a condividere le osservazioni e le idee degli altri “attori” coinvolti nel progetto, e sarete aperti ad accogliere le loro istanze, avrete alla fine (forse) una qualità della decisione più bassa, diciamo da sette. Però avrete anche un maggiore impegno nell’esecuzione della stessa, diciamo da sette.

Ecco allora che 7X7 = 49

I nostri risultati finali dunque saranno molto più alti rispetto al caso precedente. In definitiva, bisogna tener presente che l’impegno nello svolgere un compito è un moltiplicatore della qualità della decisione che sta a monte di quello stesso compito, e per questo motivo è necessario costruire un consenso comune intorno alla nostra visione di base.
Una volta superato anche questo passaggio, bisogna anche fare in modo che la “ricompensa” di ognuno dei coinvolti sia ben visibile, di fronte a loro. Ma questo è un altro discorso, lo vedremo più avanti.

Vedi anche:
Mental coaching calcio: comunicare la nostra visione
Mental coaching calcio: Fissate degli obiettivi efficaci
Mental coaching calcio: Cosa deve fare un allenatore per creare una squadra vincente?