Pillole di mental training: rilassarsi, una capacità fondamentale dell’atleta

Spesso gli atleti fanno, a proposito del mental training, un errore che non farebbero mai rispetto ai loro allenamenti tecnici. Tutti loro sono consapevoli che senza l’impegno, la disciplina, il lavoro non si fanno miglioramenti tecnici. Eppure quando si tratta di crescita mentale, mi chiedono semplicemente "come fare", pensando che una volta conosciuta la strada percorrerla sarà il passo meno difficoltoso.


Invece non è così. Riuscire a fare pensieri positivi, entrare nel flusso positivo della propria concentrazione, escludere elementi di disturbo, sono capacità che vanno allenate, esattamente come quelle tecniche e fisiche. Quando volete apprendere qualcosa di nuovo tecnicamente, la prima cosa che fare qual è? Esatto, mettervi nelle condizioni di imparare: ambiente ideale, niente confusione, attenzione massima. Ecco, per cominciare ad allenare la mente un buon metodo è imparare a rilassarsi, una capacità che tutti i grandi atleti hanno imparato, magari fin da ragazzini, perché peraltro non aiuta soltanto le nostre performance mentali ma anche quelle muscolari.

A che serve rilassarsi? Beh, serve a un sacco di buone cose.
Eccone qualcuna:
- Imparare a rendersi conto della propria tensione muscolare;
- Consentirci di ascoltare il nostro corpo, il quale ci da continui e importanti segnali sul suo stato;
- Acquisire uno strumento in grado di combattere situazioni ansiogene o stressanti, riguardino esse lo sport oppure la nostra vita in generale;
- Predisporci per imparare a fare attività di mental training più complesse ed efficaci. Si tratta infatti di una sorta di “skill” di base per quasi tutte le attività di mental training.
Oltre a questo, il rilassamento ci da una serie di benefici comuni anche a chi atleta non è: ci libera dalle scorie della giornata, ci permette di recuperare energie e di riordinare le idee.



Esistono diverse tecniche di rilassamento (se volete indicazioni specifiche chiedete pure), e in quest’occasione non mi addentro nell’ampio tema. Importante, però, è cominciare, anche solo per qualche minuto al giorno. Potete iniziare semplicemente distendendovi sul vostro letto (o su un divano), e mettendo della musica che aiuti questo genere di attività. Se siete abbastanza bravi, o vivete in un posto tranquillo, potete anche “accontentarvi” del silenzio. Poi chiudete gli occhi e iniziate a concentrarvi su singole parti del vostro corpo, partendo dalla vostra faccia e finendo alle punte dei piedi. Sentite la tensione dei muscoli che attraversano quella parte, e provate a rilassarla. Passate ad un’altra parte del corpo dopo che vi sarete sentiti abbastanza “in contatto” con quella parte appena sentita. Il tutto dura pochi minuti. Alla fine, aprite gli occhi e fate almeno tre lunghi, lenti respiri. Poi prendete un foglio e provate a dare un voto al grado di rilassamento che siete riusciti a raggiungere, dividendo quelle parti del corpo con le quali avete avuto più successo da quelle con le quali avete avuto più difficoltà.
 
Più costanza avrete nel fare questa attività, più facilmente riuscirete a rilassarvi. Ci sono molti atleti che riescono a farlo in un paio di minuti negli spogliatoi prima di una gara. Se vi applicherete con disciplina, vi verrà voglia di ottenere ancora di più.

In bocca al lupo!

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